Dopo tanto tempo sono tornata al cinema e ho preferito lo spettacolo delle 22.30 così i piccoli dormivano ed io sono potuta uscire di casa più rilassata.
La sala era vuota, tanto che Valeria e Antonio mi hanno presa in giro dicendomi che l’avevo riservata per noi in modo da commentare a voce alta il film… ecco sapete che faccio? Lo commento ora con voi.
Il film è Napoli velata del 2017 diretto da Ferzan Özpetek, con protagonisti Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi, affiancati da Anna Bonaiuto, Peppe Barra, Luisa Ranieri, Maria Pia Calzone, Lina Sastri e Isabella Ferrari.
Il lungometraggio narra le vicende di Adriana, medico legale, che si infatua di un giovane uomo con cui aveva passato una notte di passione, ma quando lui verrà ritrovato ucciso, la dottoressa inizierà ad indagare sull’omicidio, ma soprattutto su di sé e sul suo passato, in una Napoli sacra, profana e piena di segreti (fonte Wikipedia).
E questa è la trama di un noir dalla fotografia bellissima che omaggia Napoli come poche volte ho visto fare.
Ma veniamo ai protagonisti.
Felice di rivedere dopo tanto tempo la talentuosa Giovanna Mezzogiorno al cinema, certo il nuovo look non le rende giustizia, la invecchia un po’, ma se però penso che rimorchia al minuto 2 quel figo di Alessandro Borghi, sempre più bravo, allora capisci come tutto è soggettivo nella vita! Contano sempre più altre cose…
La calata napoletana di Borghi non mi ha convinta e non a caso il fantomatico gemello che vedremo nel film, non arriva da Napoli (un motivo ci sarà se il regista gli ha dato un’altra provenienza… e ha fatto bene!). La dottoressa Adriana invece perfetta fin quando però non si confronta con Luisa Ranieri che è avvantaggiata dalle sue origini campane, lo so, ma lì il distacco è netto.
Veniamo alle cose che mi hanno emozionata e non tanto per la trama quanto per il mio passato (uè breve, sono sempre classe ottanta).
La prima vedere la protagonista che cammina a piazza del Gesù Nuovo e nei vicoletti dove ho trascorso la mia gioventù, dove andavo in pausa pranzo dall’Università Orientale o dove la sera mi incontravo con le mie amiche, è un tuffo nel passato. Dovete andarci e fate caso alla targa che è affissa sulla facciata della chiesa. È a firma dell’Unesco e recita così: “Si tratta di una delle più antiche città d’Europa, il cui tessuto urbano contemporaneo conserva gli elementi della sua storia ricca di avvenimenti. I tracciati delle sue strade, la ricchezza dei suoi edifici storici caratterizzanti epoche diverse conferiscono al sito un valore universale senza uguali, che ha esercitato una profonda influenza su gran parte dell’Europa e al di là dei confini di questa”.
La seconda è stata vedere la scena del “palo” che Adriana prende al primo appuntamento.
Mi ha ricordato il mio primo date proprio a Napoli con XX, lui non si presentò mai ai bagni Elena, su a Posillipo.
Ero una ragazzina, non avevo il telefonino e passai tutte le mie tre ore di uscita per capire che non si sarebbe mai presentato!
Comunque acqua passata e tu, caro XX, sei stato ben presto rimpiazzato.
Ma torniamo al film Napoli Velata: troverete un divino Peppe Barra,un’ altera Isabella Ferrari e degli omaggi (o delle copie) a Paolo Sorrentino oltre, a mio avviso, a una citazione televisiva: ad un certo punto dopo un lutto importante la zia Adele, zia di Adriana, è seduta su trono e intono a lei ci sono tanto ragazzetti vestiti di nero che mi hanno ricordato tanto i protagonisti di Uomini e Donne.
E poi una frase da ricordare per sempre che da il senso ad un film che per certi tratti non lo ha, “la verità è la figlia del tempo”.
Siete d’accordo?
Fatemi sapere se andate al cinema cosa ne pensate!
PS una menzione speciale va ad Arisa che canta in maniera unica Vasame.
Brava Arisa ci sorprendi sempre !